mercoledì 27 giugno 2012

Pensieri vari #4 - il rottame umano, la spesa e la libertà

Buongiorno lettori! Oggi mi sono presa un giorno di "ferie" causa trasloco del mio divano (da casa mia alla discarica) e dell'arrivo del mio nuovo divano (l'ex divano dei miei). Sbrigate un paio di faccende digitali in mattinata e un paio di noiosissime pulizie di casa molto mattutine onde evitare il caldo, ho deciso di OZIARE. Di solito io FACCIO sempre qualcosa, anche oggi avrei delle altre cose da sbrigare, invece ho deciso di trasformarmi in un relitto umano e lasciando da parte le mie fisse di look e perfezione, tra poco uscirò da casa per comprare le sigarette e fare la spesa IN CONDIZIONI PIETOSE: struccata, con gli occhiali, con le ballerine (che per precisione non metterei mai in un contesto in cui mi possa vedere della gente che mi conosce) e i miei troppo corti shorts di jeans (immettibili in ufficio, decisamente troppo short). Per puro caso ho le gambe depilate, altrimenti avrei avuto anche qualche pelo qui e lì di ricrescita.

Tutto questo mi fa riflettere sul fatto che ogni tanto è proprio bello e dà quasi una sensazione di libertà (misto a vergogna e autoschifo) poter non indossare l'impalcatura di me stessa ed essere SOLO me.

Peccato che "solo me" sia decisamente inappropriato, e non lo dico per me, lo dico per chiunque. Abbiamo tutti bisogno delle nostre impalcature, chi lo nega probabilmente è perchè non migliora nonostante gli sforzi o semplicemente è sciatto di natura (e quindi per me inaccetttabile). Siamo tutti superficiali e schiavi delle apparenze, io sono sincera con me stessa e con gli altri e lo ammetto. Se non fosse quasi luglio e non stessi andando solo a fare la spesa, mai e poi mai uscirei nella versione "acqua e sapone di me".

Ma ve ne lascio un assaggio, ecco me e Maki in un vecchia foto, casalinga, struccata e spettinata (e con un brutto maglione)!

La differenza fra me e le vere poser è che io non me la meno anche a farmi vedere così!

domenica 24 giugno 2012

Pensieri vari #3 - modelli!

In questi giorni sono andata alla fashion week uomo primavera estate 2013. Ma non mi soffermo sull'argomento MODA oggi, bensì sull'argomento MODELLI. Vedere i modelli dal vivo è come stare in paradiso, sono degli angeli, così perfetti, bellissimi (ma anche abbastanza sbruffoni alcuni). Quindi ancora una volta vorrei dichiarare la mia avversità ai seguenti concetti:
- l'uomo ha da puzzà --> PER FAVORE BASTA giustificare la sciatteria maschile con questo luogo comune, che per fortuna di solito ormai viene sostenuto solo dai maschi
- la pancetta sull'uomo è sexy --> NO è sexy l'addominale scolpito, l'obliquo in evidenza, il fisico slanciato
- l'uomo deve avere carattere, non bellezza --> PER CARITA' che la maggior parte degli uomini non ha nè l'uno nè l'altro, almeno se stai assieme ad uno bello e stupido ti puoi beare della sua presenza.

UOMINI rendetevi conto che state degenerando nella bruttezza perchè siete stereotipati nel concetto di dover essere più "interessanti" che belli o curati. Inoltre non coltivate nemmeno le doti non estetiche.
Dopo questa esperienza io dico NO al mediocre uomo comune. Preferisco un cretino bello a un cretino brutto, preferisco un cretino bello ad un brutto intelligente. Preferisco la forma alla sostanza. Perchè? Sarà perchè di sostanza ne ho già abbastanza io e non ho bisogno di succhiarla ad altri.

Io voglio un fidanzato esattamente così. E non deve nemmeno farmi lo sforzo di parlare.


giovedì 21 giugno 2012

Pensieri vari #2 - Wonderwall e il mio primo amore


Oggi condivido con voi un pezzo della mia vita e dei miei pensieri.
Stamattina alla radio lo speaker ha chiesto agli ascoltatori di raccontare quale momento vorrebbero rivivere per sempre. Io ci ho pensato e un po' con felicità e un po' con tristezza mi sono risposta che io non vorrei vivere in eterno nessun momento passato. 
Da un lato perché essendo passato anche se era felice ora non mi farebbe altrettanto felice, le cose cambiano, io cambio, non avrebbe senso vivere di nuovo una vecchia felicità perché oggi non mi renderebbe più felice come allora, un po' perché io preferisco vivere felicità nuove che non un'eterno ricordo. 
Oppure, con rammarico, ho pensato che forse non ho nemmeno un ricordo talmente bello da volerlo eterno (piccola parentesi, io credo nella non immutabilità delle cose quindi è contro la mia forma mentis voler rendere una cosa perpetua, per me è follia pura).
Poi alla fine mi son detta, forse il primo bacio col mio grande amore è il momento più bello che ho.

Vado in ufficio e per puro caso ascolto Wonderwall degli Oasis, che guarda un po', era la canzone che ascoltavo quando ero innamorata di lui, ma ancora non stavamo insieme. Io ascoltavo e cantavo in maniera molto sentita "I don't believe that anybody feels the way I do about you now". E così i ricordi hanno iniziato a fluire e mi sono detta che forse un momento della mia vita che vorrei rivivere (ma non rendere eterno) è quella serata al Rainbow quando c'era Wonderwall e io danzavo e ogni mia cellula urlava il testo della canzone, piena di desiderio di vedere realizzato il mio sogno di essere amata proprio da lui.

Quindi, il mio momento migliore tecnicamente forse non è un momento di felicità ma un momento "di passaggio", provare un desiderio talmente grande da pervadermi completamente, da rendermi triste ma anche potente nelle mie intenzioni di arrivare al mio obiettivo. 


martedì 12 giugno 2012

Pensieri vari #1 - Le limitazioni


Inauguro oggi un nuovo topic per i miei post che renderò continuativo: pensieri vari. Con questo titolo metterò per iscritto tutto quello che mi passa per la testa, un po' come faccio con il furachannel. Oggi parlerò delle limitazioni. Avete mai pensato a quanto è limitante stare solo nel proprio cervello? Avete mai avuto la curiosità di sapere ESATTAMENTE cosa pensa o cosa prova un'altra persona? A me capita spesso. Per quanto un'altra persona possa essere sincera con voi, non potrete mai capire le sfumature del suo pensiero o dei suoi sentimenti. Magari non vuole dirli per quel che sono, per timidezza o pudore, magari invece ha paura della nostra reazione, ci sono mille motivi per cui non avremo mai a parole la vera verità da nessuno.

A me piacerebbe sapere cosa provano gli altri, a volte addirittura mi piacerebbe sapere com'è la vita dello sconosciuto che mi passa accanto in macchina.

Trovo che la vita umana sia limitante: un solo cervello, un solo cuore, un solo sesso. Ecco perché mi piacciono ambiguità e contraddizioni, persone che sanno essere stronze ma anche affettuose, maligne e buone, egoiste ed altruiste. Persone appunto come me. Io cerco sempre il mio "simile", la teoria dell'attrazione fra opposti trovo che sia nella maggior parte delle variabili una delle più grandi stronzate. Ma di questo parlerò un altro giorno.


sabato 9 giugno 2012

POESIE - Claustrofobia

Tanti anni fa scrivevo poesie, poi ho lasciato perdere perché non è un metodo di scrittura che fa per me. Ho ritrovato questa e ve la propongo cari lettori...come primo step del nuovo andazzo del blog!
 
CLAUSTROFOBIA

Ho bisogno
Di uno spazio
Solo mio
Senza ricordi
Senza rimpianti
Solo deboli
Aliti di vento.

Ho paura in questo caos.

Mi sono lasciata trascinare
da pensieri oscuri
estranei
per perdermi nel dolore.

Sento pesanti i tuoi passi.

Fuggire
sognare
ritrovare un’identità
nella nebbia
fra piogge
di fiori
persi per sempre.