lunedì 31 agosto 2015

The Hello Kitty Plate #90 - tagliatelle fatte in casa con tofu,pistacchi e spinaci

Come ogni domenica che passo con tanto tempo da dedicare alla cucina, mi invento qualcosa di sfizioso.  Per il sugo di queste tagliatelle, fatte da me a mano con 40 grammi di farina integrale e 60 di farina tipo 2 + un uovo e sale qb (quantità per una persona) ho tostato in padella dei pistacchi triturati, ci ho poi unito del tofu silken (addirittura bio, trovato per caso in una farmacia che vende cibo vegano) e degli spinaci precedentemente sbollentati in acqua.

Ma parliamo della macchina per fare la pasta che mi ha regalato Cinzia per il mio compleanno, al suo primo utilizzo.
Ero perplessa per un paio di questioni logistiche di "compatibilità" fra la macchinetta e il mio tavolo. Alla fine ciò di cui mi preoccupavo non era un problema ma ce n'è stato un altro. Vi illustro tutto così nel caso voleste comprare una di queste sapete a cosa andate incontro:
1 - il morsetto... troppo piccolo per il mio tavolo!!! Quindi speranzosa che non fosse poi così necessario l'ho usata senza
2 - il tavolo rotondo! Come stendere qualcosa su un piano che parzialmente non c'è? Soluzione: mettendo sotto un piano alternativo. E fin qui tutto bene, ha funzionato.
3 - ho stirato la pasta
4 - l'ho tagliata in tagliatelle larghe (c'è anche il rullo per le tagliatelle piccole)

Preoccupata della rotondità del tavolo, il vero problema era invece il morsetto. Usarla senza è possibile ma un po' difficoltoso perchè quando stendete la macchinetta si muove quindi va tenuta... problema: se non prendi la pasta quando esce si accartoccia tutta... quindi avrei bisogno di tre mani! Una per girare la manovella, una per tenere la pasta e una per prenderla da sotto. A meno che il mio gatto non impari ad aiutarmi in queste operazioni mi tocca fare dei numeri da circo. 

Quindi amici lettori, prima di acquistare una macchinetta per stendere la pasta controllate morsetto e per carità lasciate perdere se avete un tavolo troppo spesso e rotondo. Volete impazzire come me?
Piccola nota: è anche difficoltosa da pulire.
Poi uno si chiede perchè la gente non fa la pasta in casa! :(

mercoledì 26 agosto 2015

The Hello Kitty Plate #89 - burger vegano con granulare di soia


Ho trovato parecchie ricette online per utilizzare il granulato di soia per fare dei burger vegani, dopo aver distillato delle linee guida più o meno comuni a tutti mi sono cimentata nella produzione creando la mia variante. Il risultato non è male ma devo trovare un ingrediente che asciughi un po' la consistenza perché rimane bagnaticcia. Nel complesso sono soddisfatta. 
Stavolta vi ho preparato le info con tutti i passaggi.

 
Ecco il procedimento nel dettaglio:

1 - ho preso due cipollotti e mezza zucchina tonda e li ho triturati con la mezza luna, poi ho cotto il tutto in padella con un pochino di gomasio per qualche minuto, finchè non era morbido

2 - ho preso mezza tazza di granulare di soia, l'ho lasciato a mollo in acqua calda per farlo rinvenire per 20 minuti (ho aggiunto anche della paprika per fargli assorbire un po' di sapore) poi ho scolato

3 - ho scoperto che adesso c'è questa nuova "invenzione" dell'emulsione di semi di lino per sostituire l'uovo nelle ricette che necessitano addensamento. Ho messo 7 grammi di semi di lino (io ho usato quelli dorati) con 20 ml di acqua calda per 10 minuti, in questo modo tutto diventa un po' denso già di suo, poi si frulla con il minipimer. Questa è la proporzione che dovrebbe sostituire un uovo. In generale le proporzioni sono 1 a 3 (ho trovato on line per 8 uova 50 gr di semi e 150 ml di acqua).

4 - 3 patate piccole lesse, le ho schiacciate

4 e 3/4 - (alla Harry Potter) - ho mischiato tutti gli ingredienti con un po' di sale e di farina per addensare.

5 - ho fatto i burger con le mani. Ho provato ad usare l'attrezzo apposta ma la consistenza è troppo appiccicosa, non tiene la forma e non si riesce. Ho poi messo tutto in frigo, solo perchè non era ancora ora di cena, ma in verità credo che questa mossa abbia aiutato a fargli tenere consistenza.


Ho cotto il tutto normalmente in padella con olio.

Nel piatto anche riso integrale, maionese Veg fatta da me (come da ricetta già nel blog) e pomodori gialli delle Cascine Orsine.

lunedì 24 agosto 2015

The Hello Kitty Plate #88 - Cena vegetariana completa

Stasera avevo voglia di darci dentro con la varietà e mi sono preparata ben tre piatti diversi.
Il piatto principale è una crepe di uova e farina integrale con sopra un mix di farro, zucchine, semi di girasole, carote e alghe con accanto un po' di tahin fatta dalla mia amica Sandra.
Poi una zuppa di miso con cipolle, zucchine e alghe. Infine insalata di pomodori gialli e cavolo cappuccio, condita con un'emulsione di semi di lino, olio di semi di girasole, latte di soia e qualche goccia di zenzero fresco grattugiato. Non contenta ho mangiato poi anche tre fichi. :)

martedì 4 agosto 2015

Pensieri a due ore dalle vacanze

Fra due ore, anzi per la precisione fra un'ora e mezza, sarò in vacanza: tre settimane di libertà senza andare in ufficio. Agosto a Milano è un mese di merda. L'ho sempre detto e lo ripeto, ci ho anche fatto un Furachannel, a suo tempo. A quei pazzi che lo amano perchè c'è meno casino e non c'è traffico io rispondo che in cambio praticamente non ti muovi quasi, considerata la frequenza dei mezzi pubblici ad orario estivo ridotto, e come se non bastasse puoi mettere una pietra sopra a fare qualsiasi cosa che non preveda un megastore o una grande catena, unici posti che rimangono aperti. Volevo approfittare di essere a casa per andare a mangiare in uno di quei posticini tanto carini che fanno solo pausa pranzo e che non essendo in zona non posso mai provare ma no, è tutto chiuso dal 31 luglio a inizio settembre, maledetti. Di solito anche palestre e corsi yoga chiudono, per fortuna il mio centro, l'amato BaliYoga è aperto quindi a parte i giorni che effettivamente non sarò a Milano almeno su questo posso non mettermi in stand by. Odio agosto perchè mi forza a mettere sempre tutto in pausa, come se la vita esistesse solo in vacanza. Peccato che non solo io non amo particolamente viaggiare, ma le mie finanze non mi permettono di scappare da Milano per un mese intero, anche ammettendo che possa avere un mese di vacanza dal lavoro.
Milano vuota mi fa paura. Non avere gente intorno in città non mi dà un senso di tranquillità ma solo di ansia, le strade vuote, il caldo che sale dal cemento, i negozi chiusi. Sembra tutto morto, fermo, immobile. Non in un modo rilassante, ma in un modo spaventoso.
Quest'anno ho deciso di fare il mio primo viaggio da sola, destinazione: Amsterdam. Qualcuno mi ha chiesto perchè Amsterdam e la risposta è quanto mai facile: era il volo che costava meno fra le città europee che ancora non ho visto. In verità mi dà anche un senso di sicurezza l'Olanda come posto per provare un'avventura solitaria. Sicuramente tutti parlano inglese, c'è l'euro quindi non devo impazzire coi cambi valuta, fa fresco in estate (25 fantastici gradi) e ci sono parecchie cose carine da vedere. La finalità di questa vacanza è di stare bene con me stessa, trovare fiducia sapendo che posso cavarmela da sola fuori dalla mia zona di comfort, ma soprattutto se l'esperienza mi piacerà e supererò questo limite del non sentirmi tanto in grado di fare 4 giorni da sola all'estero, d'ora in poi smetterò di andare in vacanza con altre persone.
Non sono asociale nè rifuggo la compagnia della gente, anche se sto benissimo da sola e spesso preferisco fare le cose autonomamente che con altre persone, ma dover sempre dipendere dalla presenza di altri, dalle loro date di vacanza dal lavoro e dai loro gusti personali per poter fare un viaggio ha iniziato a diventare una cosa insopportabile. Quante volte avrei voluto prenotare un volo e fare quello che mi andava piuttosto che ripiegare su altro per andare incontro ai gusti altrui? Questa è una cosa che non voglio più fare.
Ammetto però che sono molto in ansia per questo viaggio. Per quanto io sia brava a mettermi in discussione e cercare di superare i miei limiti, non è una cosa che faccio alla leggera o senza paura. Però sono fiera di me perché io mi sforzo, ci provo, faccio cose che in tanti commentano: "io non avrei il coraggio se fossi al posto tuo". Nonostante io mi ritenga una persona molto paurosa riesco lo stesso a tirare fuori una enorme quantità di coraggio quando decido di farlo. Ed è questa consapevolezza che mi devo portare nel cuore per superare quest'ansia che provo all'idea di andare. Ho deciso di farlo per essere una persona migliore, più indipendente e più libera dai miei schemi mentali e dalle catene che mi auto impongo.
Quindi benvenuta Amsterdam. Sarai la mia chiave di volta verso un nuovo futuro. 
Ovviamente... Mortino sarà con me! :)