domenica 29 novembre 2015

The Hello Kitty Plate #108 - colazione della domenica


Quando alle 15 hai in previsione di fare yoga la cosa migliore è fare un'abbondante tarda colazione! Ok, forse non è la cosa migliore, ma è andata così! Per cui mi son fatta i pancakes. Ho variato un pochino la solita ricetta perché non avevo abbastanza farina di riso quindi stavolta ho usato 1 uovo, 120 ml di latte di riso, 50 grammi di farina di riso, 50 grammi di farina di farro e 20 di farina di grano tenero tipo 2. Un pizzico di sale e un pizzico di bicarbonato. Dopo la cottura ho guarnito con crema di cioccolato fondente bio, cocco e budino di chia (variante con fiocchi d'avena e latte di riso e mandorla). Il tutto accompagnato da un bel caramel macchiato casalingo (alla faccia di starbucks che ancora non apre a Milano) in tazza ufficiale degli studios di Harry Potter! 

sabato 28 novembre 2015

The Hello Kitty Plate #107 - zuppa della sera


Dopo un pomeriggio dedicato ad una lunga merenda avevo voglia di una cena sana e leggera e ho pensato ad una zuppa. Ho fatto rosolare qualche minuto olio con del sedano, semi di lino, scalogno e poi ho aggiunto acqua. Ho messo poi cavolo nero e verza e un terzo di dado vegetale. Poi ho aggiunto del farro spezzato integrale e ho lasciato cuocere 15 minuti. A fine cottura ho aggiunto un po' di miso per insaporire. Ottima.

mercoledì 25 novembre 2015

The Hello Kitty Plate #106 - budino di chia nuovo tentativo


Decisamente meglio le prove che ho fatto con il latte di riso. Le quantità perfette che ho trovato sono: 2 cucchiai pieni di chia e una tazzina e mezzo da caffè di latte di riso. La consistenza finale è bella densa proprio come un budino. Oggi ho aggiunto fiocchi d'avena (già ieri sera in modo da lasciarli a bagno con i semi), sciroppo di riso (un cucchiaino) e farina di cocco. Domani proverò... Con più avena e IL MATCHA! 

domenica 22 novembre 2015

The Hello Kitty Plate #106 - i famosi gnocchi senza glutine alla Romanoff


Mi è stato fatto notare tempo fa che nel blog mancava una delle mie ricette di punta: gli gnocchi senza glutine! Quando ho iniziato a mangiare gluten free una cosa che proprio volevo riuscire a fare erano gli gnocchi. Ho provato molte ricette ma nessuna era soddisfacente poi ho provato ad usare... LA FARINA DI RISO GLUTINOSO! Nonostante il nome, questa farina non ha glutine, è solo più agglomerante di quella normale. La usano in Giappone per fare dolci tipo i daifuku, infatti l'avevo comprata proprio per quello! E con mia sorpresa di tutti gli altri utilizzi in cucina che ho provato a farne questo è l'unico davvero convincente. Per due porzioni ho usato 3 patate, un uovo e farina quanto basta per rendere l'impasto della consistenza giusta. Cottura classica in acqua bollente. Provateli. Sono una bomba! Leggerissimi! Come condimento ho scaldato spinaci e tofu silken (clearspring) con un po' di ghee. 

venerdì 20 novembre 2015

The Hello Kitty Plate #105 - budino di semi di chia


Ammetto che la foto non invoglia molto a mangiare questa che ho definito "la sbobba di stamattina". Anche chiamarla sbobba non è gentile, ma sappiate che non è niente male, anche se ha bisogno di qualche sistematina, era il primo tentativo. Ho unito ieri sera 15 grammi di semi di chia a 100 ml di latte di soia e ho lasciato a bagno in frigo tutta la notte. I semi con il liquido si espandono e assorbono e creano una sostanza un po' semi solida e gelatinosa, appunto come una specie di budino. Non sa di niente! Ma è molto nutriente, ragion per cui con i dovuti miglioramenti non è male mangiarlo. Ecco perché ho aggiunto stamattina della vaniglia e dei semi misti (anarcardi, zucca, nocciole e girasole). Appunti: il latte di soia e un po' pesantino, in verità la ricetta più classica prevede il latte di mandorle ma io non lo digerisco benissimo quindi proverò il latte di riso. Anche la quantità non era proprio giusta, secondo me 90 ml sono sufficienti per avere la consistenza perfetta. Anche aggiungere della frutta non sarebbe una brutta idea, in ogni caso le varianti sono moltissime e proverò finché non scoverò il mix perfetto!

giovedì 12 novembre 2015

The Hello Kitty Plate #104 - zuppa di funghi e porri e crespelle di grano saraceno


Il bello di tornare a casa subito dopo il lavoro è che posso cucinare i miei piattini con cura e mangiare anche ad orario umano. 
Stasera mi sono inventata una zuppa: ho messo nella pentola olio d'oliva, semi di lino, porro e sedano e ho lasciato rosolare per un po'. Poi ho aggiunto acqua e un po' di dado vegetale. Dopo una ventina di minuti ho aggiunto un po' di funghi trifolati (da una lattina... E nemmeno bio... Ahi ahi), del mais e un po' di farina per addensare. Risultato? Strepitoso!!
Poi ho fatto le crespelle: ho rosolato con il ghee una carota e una zucchina mentre l'impasto riposava. Per l'impasto ho usato un bicchiere di farina di grano saraceno di cui solo una piccola parte era farina normale e mezzo bicchiere d'acqua (più un pizzico di bicarbonato). Ho messo l'impasto in padella e ho fatto le crespelle, riempite con le verdure cotte prima, pomodorini e mozzarisella fumè (incredibilmente trovata al Carrefour). Ammetto che la prossima volta metterò anche l'uovo perché non sono soddisfatta della consistenza finale della crespella.

lunedì 9 novembre 2015

Pensieri: Yoga Festival, Yogabeats e David Sye


Sono banale nei miei commenti, lo ammetto. Anche stavolta, come spesso accade nelle esperienze che faccio, la conclusione è sempre la stessa: è stata una giornata veramente strepitosa!
Stupiti che io provi questo entusiasmo per le cose che faccio? Una volta in effetti sarei stata stupita anche io nel sapere che un giorno questo sarebbe stato l'approccio alla mia vita, ma non divaghiamo.

Sono reduce da un'esperienza meravigliosa, anzi due: aver fatto la volontaria per aiutare allo Yoga Festival di Milano e il seminario di David Sye.
L'anno scorso mi era balenato in mente di dare la mia disponibilità per aiutare durante il festival, poi, per lo più per pigrizia, non l'ho fatto. Quest'anno, dopo mille tentennamenti fra me e il mio ego che blaterava "rimani nella tua zona di comfort per carità" ho deciso di farlo. E sono stata felicissima.
Lo Yoga Festival è uno degli happening milanesi che aspetto ogni anno con ansia, lo adoro, non solo perchè mi permette di conoscere nuove scuole e nuovi stili di yoga, ma anche per l'aria che si respira passeggiando per gli stand, i sorrisi delle persone, il mood che ti trasmette. Pensare in qualche modo di poterne far parte, anche solo per un turno di sei ore, era un pensiero elettrizzante. Il mio compito di volontaria era addetta alla sala Mandala, una delle due sale che propone classi gratuite. E così, dopo un esordio fantozziano che mi ha portata ad arrivare in lieve ritardo causa gomma della bicicletta a terra, mi sono appostata davanti alla sala e ho accolto gli insegnanti, sistemato i microfoni (con somma gioia dei fonici che quando passavano da me trovavano tutto sotto controllo), aiutato le persone che chiedevano informazioni, controllato che tutto fosse in ordine. E' stato stupendo lavorare per una volta per qualcosa di utile e bello, sorridere agli sconosciuti, osservare realtà che non mi appartengono, essere al servizio di chi fa questo mestiere meraviglioso che è insegnare yoga.
Certo, per me che sono abituata a stare seduta tutto il giorno in ufficio, stare in piedi più di sei ore filate è stato un po' provante, tant'è che la prima cosa che ho fatto una volta finito il turno è stata sedermi a casaccio da qualche parte e mangiare una barretta di frutta secca, essendo a stomaco vuoto dalle 9 del mattino.
Purtroppo un vero pasto non lo potevo fare perchè un paio d'ore scarse dopo avevo il seminario di David Sye.


Ho scelto di fare questo seminario perchè avevo letto del suo approccio anti convenzionale su Yoga Journal ed ero molto curiosa. Quando l'ho visto sono rimasta un po' stranita, di certo non ci si immagina che un tizio tutto super tatuato dalla testa ai piedi possa essere un insegnante di yoga. E poi ammetto che me lo immaginavo molto più alto. 
La sala era abbastanza piena e io ero molto curiosa. Traduttrice di David niente meno che Elena De Martin, accompagnata da un carinissimo barboncino nero.


Non ci sono parole adeguate per descrivere l'esperienza con David Sye, perchè, come anche scrive sul suo sito ufficiale (link QUI), l'unica cosa per capire è provare a farlo!
Il suo yoga, battezzato Yogabeats, vuole rompere le barriere della serietà portando chi lo pratica a giocare, sperimentare, ridere, uscire dalla propria zona di comfort. La lezione prevede ampio ausilio della musica, ma non la solita musica indiana o new age, bensì canzoni rock, jazz, ritmo e volume alto. Utilizza tecniche di respirazione e movimento e ti spinge a lasciar andare l'autocritica, l'ego, la paura.
"Fate questa asana e cadete a terra...? Who cares! Laugh and try again!"
Non mi sono mai divertita così tanto facendo yoga. Mi sono sentita libera, felice, accompagnata verso una nuova prospettiva di atteggiamento.
Inutile dire che come prima cosa... mi sono iscritta alla newsletter ufficiale di David. E ho deciso che un giorno andrò a Londra, o in qualsiasi altro luogo, a fare un'altra classe con lui. E un giorno anche un seminario.
Ma la cosa più importante che ho imparato, anche se credo lo abbia detto già Patanjali, oppure Buddha:

NON ESISTE NESSUN GURU, SEI TU STESSO IL TUO GURU.

Ma una cosa cosa è leggere una frase e un'altra è "sentirla" con il cuore, leggerla sulle labbra di una persona straordinaria come David Sye, assimilare il concetto mentre lo applichi nella tua pratica yoga.

Grazie David, mi hai donato qualcosa di meraviglioso.

Grazie Yoga Festival per la magnifica opportunità.

Grazie a me, per aver superato il difficile step di pigrizia che mi ha portata fin qui.

Namastè... everyone... namastè!

domenica 8 novembre 2015

The Hello Kitty Plate #103 - quiche di zucca e tofu


Ho trovato la ricetta online ma ho fatto un paio di varianti... 
La pasta brisee: 200 grammi di farina (la mia bio di grano tenero tipo 2), 70 ml di olio evo e 50 ml di acqua. Nella ricetta originale c'era anche un cucchiaio di lievito che io non ho messo. Ho lasciato riposare 30 minuti in frigo.
Per il ripieno: ho frullato zucca precedentemente cotta con tofu, mezza patata bollita, semi di lino, qualche mandorla, sale e farina di riso qb per addensare. Ho infornato a 180 gradi per 45 minuti. A fine cottura ho aggiunto un po' di mozzarella. 
Molto buona con una piccola riserva sulla brisee che forse era un po' pesante con olio evo, sperimenterò dosi diverse o olio di semi.