giovedì 5 febbraio 2015

Pensieri: vegetariani vs onnivori

Perché?
Io me lo sono chiesta e me lo richiedo ogni volta.
Perché l'alimentazione scatena diatribe feroci che sfociano quasi in insulti quando se ne parla? Al pari di argomenti ben più seri quali religione e politica, le reazioni sono le medesime. Ho iniziato ad affrontare queste fastidiose discussioni da quando ho smesso di mangiare glutine. Perché non va bene non mangiare pane, pasta e pizza, vieni considerato un povero derelitto, una persona da compatire. Peccato che a me la pasta non piacesse eccessivamente nemmeno prima, per la pizza posso mangiare quella senza glutine che cambia poco e il pane quasi lo trovo un alimento insopportabile da sempre.

Ma oggi vorrei parlare della diatriba fra vegetariani e onnivori. Eviterò di contestualizzare la mia posizione perché non mi va di mettermi in cattedra a spiegare perché e per come io sia d'accordo con chi dice che l'alimentazione vegetariana o meglio ancora vegana sia la migliore.
Non sono vegetariana per i semplice motivo che non riesco ad integrare le proteine con i legumi a causa di problemi intestinali, ma se non fosse per quello sarei vegetariana. Non vegana solo perché adoro le uova e siccome la mia è una posizione salutista e non etica, un consumo di uova limitato lo trovo accettabile.
Detto ciò gli scontri con gli onnivori convinti sono stati sempre molteplici pur se non sono vegetariana. Ma come anche le questioni sul mangiare o meno lo zucchero, che io per esempio ho eliminato se non per i rari extra che mi concedo tipo un dolcetto una volta a settimana.
Il punto è, c'è davvero bisogno per affermare la propria posizione (io direi il proprio ego, perché di questo si tratta alla fine) di insultare il cibo vegetariano? Quante volte un vegetariano viene compatito o schernito, quante spade tratte sull'IRRINUNCIABILITA' di una grigliata ha dovuto sopportare?
Certo, alcuni vegetariani fanno esattamente lo stesso, si arrabbiano e insultano gli onnivori, ma se devo essere sincera trovo che questo atteggiamento di rifiuto per le decisioni altrui sia una questione prettamente onnivora. L'onnivoro convinto non può rinunciare alla carne, si attacca come una cozza ai vecchi concetti che la carne sia necessaria quando le PROTEINE sono necessarie e non esistono solo nella carne. Sciorinano paroloni e frasi fatte sull'osteoporosi se non mangi latte quando gli studi hanno ormai confermato che l'osteoporosi arriva proprio da un elevato consumo di latticini per tutta la vita. Ma soprattutto diventano cattivi e meschini davvero molto spesso con battutacce e una certa dose di astio.
Ma sinceramente, che cavolo ve ne frega pure se uno volesse vivere solo di aria fritta? Ma sono fatti vostri? Di norma un vegetariano non cerca di convincere nessuno a fare come lui, perché l'onnivoro invece ci prova sempre? Quale assurdo inghippo psicologico li spinge a volere che tutti si uniformino a loro? Non si dice che il mondo è bello perché è vario? A quanto pare il mondo è bello perché mangia la fiorentina, altrimenti è triste e scialbo.
Sapete qual'è la mia posizione?
VIVI E LASCIA VIVERE!!!

2 commenti:

  1. Sai, non sono molto d'accordo. Praticamente è da più di metà della mia vita che non mangio carne, e a parte qualche volta i tentativi di convincermi delle mie due nonne (il classico, 'mangia la carne, che ti fa sangue'), non ho mai avuto rompimenti di scatole da nessuno. Anzi, negli ultimi anni, ora che la dieta vegetariana è universalmente riconosciuta come quella più sana anche da personaggi illustri come Veronesi, molte persone mi hanno fatto i complimenti ammirando la mia scelta.
    Cinzia

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    1. Probabilmente la gente ti guarda in faccia e non gli viene voglia di spaccarti i maroni, a me invece sì. E ribadisco che non è che se una cosa non succede a te non succede in generale

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